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Il mare ha parole sacre


Quando qualcuno mi domanda perché mi rifugio in luoghi di mare quando voglio scrivere, rispondo che, lì, in riva al mare, si scrive meglio.

Il mare sa parlare. Ha voci delicate, impercettibili, sottili. A volte, violente, dirette, spregiudicate. Il mare sa parlare. Sempre. Ha parole sacre da rivelare. Storie infinite, che non hanno tempo. Solitudini individuali che trovano ristoro in quella libertà smisurata, al sapore di salsedine. Il mare sa portarti lontano, dove neanche la tua immaginazione spera di arrivare. Può condurti in spazi sconfinati, dove tutt'a un tratto, ti senti piccolo e l’immensità fa anche paura. Il mare ha tanto da raccontare. Bisogna saperlo ascoltare, soprattutto quando si vuole scrivere una storia. In silenzio. Dentro l’anima. E lui, il mare, allora, parla.

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