Spesso, chi subisce violenza non viene creduto, perché soffre già una situazione psicologica oppressiva, che lo rende vulnerabile, emotivo, impulsivo. Capita, allora, che di fronte alla perturbabilità di chi cerca di raccontare il proprio dramma, si dia invece credito all'altra parte, a colui che adotta violenza e che spesso, è più razionale, studiato, credibile. Chi sa gestire le proprie emozioni attraverso un complesso sistema interiore basato sulla menzogna, riesce ad auto-crearsi un suo personaggio di persona "per bene", che manifesta agli altri. E' solo dentro le mura domestiche, nella quotidianità, nella zona più intima di privacy che, nel tempo, esce fuori la reale natura violenta.
"Non mi credono perché sono emotiva, piango, urlo….credono più a lui che è sempre calmo, che non si scompone per queste cose…credono a lui…perché sembra una persona per bene, ha una buona reputazione e le menzogne sa come si dicono! " (da Anche io ho denunciato)
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